Guerra Ucraina Russia. Inviato del Papa coinvolto in una sparatoria, illeso. LIVE

 

Guerra Ucraina Russia. Inviato del Papa coinvolto in una sparatoria, illeso. LIVE


inviato del Papa in Ucraina, il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, insieme a due vescovi e accompagnato da un soldato, ha caricato il suo pulmino di aiuti e si è inoltrato dove "oltre i soldati non entra più nessuno" perché i colpi si fanno più fitti. In una delle tappe previste il gruppo è stato raggiunto da colpi d'armi da fuoco e il cardinale, insieme agli altri, si è dovuto mettere in salvo: sta bene. La centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è stata ricollegata alla rete di Kiev

 L’Elemosiniere del Papa è rimasto coinvolto in una sparatoria mentre portava aiuti nella sua missione in Ucraina. Oggi il cardinale Krajewski era a Zaporizhia e, mentre caricava sul pulmino viveri insieme a due vescovi, uno cattolico e uno protestante, accompagnato da un soldato, è stato raggiunto da colpi di arma da fuoco. Alla seconda delle tappe previste, ha raccontato Krajewski a Vatican news, è accaduto che il gruppo è stato raggiunto da colpi d’armi da fuoco e il cardinale, insieme agli altri, si è dovuto mettere in salvo: "Per la prima volta nella mia vita non sapevo dove fuggire ... perché non basta correre, bisogna sapere dove", ha detto. Intanto la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia è stata ricollegata alla rete di Kiev. Lo ha reso noto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. L'impianto "è tornato a ricevere elettricità direttamente dalla rete nazionale dopo che gli ingegneri hanno riparato una delle quattro principali linee elettriche esterne, danneggiate durante il conflitto". 

Oltre 400 corpi trovati in una fossa comune a Izyum, la città dell'Ucraina è stata appena riconquistata dalle forze ucraine. L'Onu invierà una delegazione per indagare. Kiev ha annunciato di aver scoperto dieci camere di tortura nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina nord orientale, riconquistata alle forze russeIntanto la Repubblica Ceca, che attualmente detiene la presidenza dell'Ue, ha chiesto l'istituzione di un tribunale internazionale per i crimini di guerra. Anche la Spagna condanna con forza "il massacro scoperto nella fossa comune di Izyum, in territorio ucraino da cui si sono ritirate di recente le truppe russe". E' quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri di Madrid. La Spagna "chiede il rispetto del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e indagini sui crimini commessi".
"La morte di queste persone - conclude il comunicato - non deve restare impunita". 

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